Passione come fuoco divorante dell'amore di Dio, passione come Spirito di profezia che suscita la Parola di Vita nella Scrittura e in ciascuno di noi, Passione come coinvolgimento viscerale nella Storia delle storie, quella rivelazione biblica che nel sangue del Crocifisso-Risorto svela il senso della nostra vita.
Tre percorsi differenziati per tre modalità complementari con cui riscoprire la potenza profetica della Parola di Dio.
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Caratteristiche comuni delle tre proposte:
Orizzonte biblico-teologico,
coinvolgimento personale,
interazione tra i partecipanti,
prospettiva di annuncio profetico-missionario
The Passion Project
PRIMO PERCORSO
Personaggi minori e grandi storie della Bibbia: il vangelo di Marco
"Il Vangelo di Marco è così scarno che dà quasi un clangore d'ossa, è così aspro, vibratile (nervoso, agitato), asciutto nel dare notizie che la sua scrittura ferisce con la nostalgia di ciò che manca (del non-detto). Scene profondamente tragiche sono trattate con una tale economia e crudezza di particolari che la pienezza del loro dolore - da cui nulla ci protegge - diventa quasi palpabile.
[...] Mi sembrò che Cristo fosse stato martellato sulla Croce coi chiodi della insipidità creativa" (Nick Cave).
Guardare al Cristo con gli occhi di chi c'era, lì, quando lui parlava, taceva, camminava, amava, moriva, vinceva la morte.
Entra nella Storia, Scrivi la tua storia, Vivi la tua storia.
E' oltre la ragione, è Passione.
Le neuroscienze stanno mostrando sempre più quanto il pensiero non-lineare, di tipo immaginifico, con il suo portato emotivo, contribuisca a una "integrale" conoscenza del reale, contro il pregiudizio di matrice occidentale che vede nella "ragione pura" la massima definizione dell'umano. Anche la moderna esegesi biblica, per una malintesa pretesa di "scientificità" risente spesso di tale assunto, limitandosi a fornire nudi dati privi dello spessore proprio del mondo del simbolo. Il testo sacro, così denudato, rischia non di essere spiegato ma banalizzato, ridotto all'insipidità. Ma senza sapore non c'è sapere nè sapienza.
La tradizione ignaziana mostra in tal senso tutta la sua modernità quando insegna la "composizione di luogo", un modo per entrare nel testo senza bypassare la propria capacità immaginativa, ma, al contrario, usandola come un dono di Dio per cogliere livelli di senso altrimenti inattingibili, facendo dell'esperienza dell'interpretazione non un ingenuo e impossibile resoconto "oggettivo", ma una fusione di orrizonti tra il mondo del testo e quello del lettore.
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Bene. Questo per dire che proveremo insieme un'altra via. Leggeremo e commenteremo insieme il vangelo di Marco nei suoi episodi chiave, cercando di assumere lo sguardo dei suoi innumerevoli personaggi "minori" (o anche impliciti). Sarà un esercizio libero di scrittura creativa, ma di quel tipo di creatività che desidera obbedire al testo e lasciarsi provocare dallo Spirito che l'ha appunto ispirato. E' tutta la dimensione del non-detto biblico che ci interpella a riempire gli interstizi lasciati intenzionalmente vuoti tra le trame della teologia narrativa di Marco. Umberto Eco direbbe anche qui che il testo è un meccanismo pigro che richiede la plus-valenza apportata dal lettore. Ma il vangelo di Marco è tutt'altro che pigro, perchè condensa volutamente forze immani in spazi testuali minimali, pronti a sprigionare una rivelazione di senso sorprendente.
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E così, man mano che ci si lascia interrogare dal testo biblico ci si sente chiamati di persona dal Cristo a uscire dal proprio piccolo mondo, per entrare nella Storia delle storie...
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Nota bene: Liberi pensatori, atei, agnostici, mezzi credenti, non credenti, credenti “non praticanti”, credenti in qualsiasi divinità, simpatizzanti, fedeli o adepti di qualsiasi ideologia, culto, rito, confessione o religione sono assolutamente invitati a partecipare e a contribuire con la loro personale prospettiva. Vietato l’ingresso ai superficiali o a chi vuole continuare a esserlo in modo impenitente.
Attenzione: dato che ogni persona sarà aiutata singolarmente il gruppo non potrà essere molto esteso. Riservatevi un posto sicuro (nonché avvisi personalizzati) iscrivendovi tramite questo modulo (non forniremo i vostri dati a nessuna Big Media Company, perché tanto ce li hanno già...):
Posti disponibili terminati!
Si accettano prenotazioni per un eventuale prossimo ciclo che partirà da Ottobre 2019
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SECONDO PERCORSO
Formazione alla proclamazione liturgica della Parola di Dio
La Parola di Dio è fuoco, è un martello che spacca la roccia (cf. Ger 23,29), una spada affilata che scruta e rivela l’intimo dell’uomo (cf. Ef 6,17; Eb 4,12; Ap 1,16), ma anche brezza che sussurra (cf. 1Re 19,12), rugiada che ristora (cf. Os 14,6), piccolo seme che chiede accoglienza per generare un raccolto oltre misura (cf. Mt 13,3, ecc.).
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Troppe volte però questo dono di grazia che trabocca dal testo ispirato viene oscurato durante la proclamazione liturgica da parte di chi si improvvisa lettore, a causa di una preparazione non adeguata e per una scarsa consapevolezza del Mistero in atto.
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Questo percorso vuole essere un aiuto a chi si sente chiamato e vuole rendersi disponibile a prestare questo servizio profetico. Si lavora in un piccolo gruppo che cresce insieme, si offrono alcune fondamentali basi biblico-teologico-liturgiche, e si prova e si riprova, per imparare uno stile di proclamazione che faccia fruttare i talenti di ciascuno e si adatti a questo particolare compito, il cui unico fine è l’edificazione del Corpo di Cristo, che è la Chiesa (cf. 1Cor 12,7; 14,3.12). Se hai tendenze narcisistiche sei già avvertito quindi, se ti senti bloccato dalla timidezza, vieni e lasciati liberare dalla parola di Dio!
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Nota bene: Questo percorso è solo un primo aiuto, di natura propedeutica a qualcosa di più strutturato. Per la formazione al ministero istituito del Lettorato rimandiamo al corso organizzato dall’Ufficio liturgico della Diocesi di Roma (vedi qui), cui ci si può iscrivere previa presentazione del proprio Parroco.
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TERZO PERCOSO
La passione di Giuda
Chi è Giuda? Un traditore? Un codardo? O solo un capro espiatorio?
Senz’altro un uomo che si è trovato davanti alla rivelazione del mistero di Dio.
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Cos’è la “passione di Giuda” allora? Un’impresa ardua ma affascinante.
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Grazie a questo “powerful drama” di Lucy Gannon, entreremo con la prospettiva dell’apostolo Giuda dentro il mistero dell’incontro con Cristo, rivivendo il suo iniziale entusiasmo, le sue domande, i suoi dubbi e anche la sua personale tragedia. Le ripercussioni sul proprio cammino di fede sono garantite, almeno per chiunque si lasci coinvolgere da questa “passione”. Nessuno di noi infatti ha la garanzia di essere migliore di Giuda.
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Nota tecnica: questa proposta sarà resa possibile grazie al team di giovani volontari delle Stimmate che con entusiasmo hanno permesso la realizzazione della prima puntata. Chiunque, in qualunque modo, voglia collaborare o sostenerci anche con un contributo economico è il benvenuto. Abbiamo bisogno di (altre) voci per i personaggi (faremo un altro casting!), di fonici, di grafici, di attrezzatura varia e in generale di volontari per il coordinamento e l’organizzazione degli eventi.
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Work in progress...
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Si tratta di 5 incontri su cui si sta lavorando.
Le date saranno annunciate qui man mano che si procederà con la preparazione dei singoli episodi.
Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte... (Gv 13,30)
CALENDARIO INCONTRI
EPISODIO 1 (replica) + EPISODIO 2
Mercoledì 17 Aprile
ore 20.30